Pope Galli nasce a Portogruaro nel 1942 e nel 1962 si diploma maestro d’arte a Fano. Nel 1963 nasce l'artista Andrea Pagotto e 11 anni dopo, Pope Galli diventa il suo insegnate di educazione artistica alle scuole medie.

Pagotto già conosceva il Pope perché frequentava la casa dei Galli per amicizia coi nipoti australiani del professore, Andrea, Giorgia e Rachele, che ogni 2/3 anni venivano in visita a Portogruaro.

In seconda media insegna a Pagotto a riprodurre in scala più grande una foto in formato cartolina, dividendola in quadretti e replicandoli in proporzione nel foglio da disegno.
L'artista scelse una cartolina di Portogruaro per il compito a casa: questo è il risultato. 1975. Campanile di Portogruaro senza orologio.

Paesaggio veneziano. Scorcio del Canal Grande con Chiesa della Salute.

L'opera rappresenta una coppia di anziani. Lui e lei che si baciano ancora con molto amore.

- "Sul tempo che vola, non ho usato nessun colore , ma il dolore che stiamo vivendo, ed ogni chiodo piantato sulla tavola rappresenta la sofferenza, la paura che ci sta procurando talora ferite curabile e talora ferite profonde dove nei nostri occhi è rimasta un segno indelebile "la perdita dei nostri fratelli e la solitudine, tutto ciò reso possibile dalla presenza di più nemici invisibili e visibili a noi, un piccolo mostro che ha messo in ginocchio tutto il mondo da quel momento siamo stati tutti uguali in una cosa, Il dolore, Lui è stato chiamato Virus Letale Covid 19, perché è sbucato fuori nel 2019 e oggi siamo nel 2024. Oggi un altro Mostro chiamato umano decide di colpire ulteriormente la popolazione dichiarando GUERRA, non curandosi principalmente dei bambini e delle persone fragili, si chiude il capitolo del Lockdown e si riapre il capitolo di una storia che credevamo non dovere più studiare, ci ritroviamo ad aprire le nostre case per aiutare i nostri fratelli. Su questo quadro il tempo che vola, uso chiodi, filo, colori non vivaci perché ho tristezza nel cuore." -

Un paesaggio come esperienza onirica. Un bosco avvolto nell'oscurità che sembra voler riaccendere antiche paure sopite. Un alieno cervo bianco rimane immobile indifferente all'osservatore che a sua volta è orfano di ogni forma di simbiosi con la natura.

L'opera rappresenta i momenti difficili che la vita ci presenta, il faro come elemento stabile, piantato e inamovibile che emula il significato della stabilità  e delle sane certezze che spiccano oltre le negatività e difficoltà. Opera, nello specifico, dedicata alle donne vittime di violenza, che possano trovare il loro "faro", il loro punto di riferimento nonostante le intemperie e le ingiustizie della vita.

Ritratto di ragazza primi studi di ritratto in sperimentazione di tecniche a olio.