New EXtraordinary Talents
Germana Snaidero

OPERA VENDUTA

ARTIST:  Germana Snaidero (FVG)

TITLE: Marco Polo a Hangzhou

MEASURES: cm 50 x 65

TECHNIQUE: Acquerello su carta


DESCRIPTION: Tra le missioni che Marco Polo viene chiamato a svolgere dall’imperatore Kublai Khan, assume una particolare importanza quella ad Hangzhou, già allora una delle principali città della Cina. Partito da una città favolosa come Venezia, che probabilmente credeva unica nel suo genere, Marco rimane affascinato da Hangzhou, che desta la sua meraviglia per la somiglianza con la sua città natale. Così la descrive: “La più nobile città del mondo e la migliore…dura in giro 100 miglia, e ha 12.000 ponti di pietra e sotto la maggior parte di questi ponti potrebbe passare una grande nave sotto l’arco, e per gli altri bene mezzena nave. E ne uno di ciò si maravigli, perciò ch’ell’è tutta in acqua e cerchiata d’acqua; e perciò v’ha tanti ponti per andare per tutta la terra.” Marco Polo vi rimarrà per tre anni, con l’incarico di sovrintendere al commercio del sale, preziosa risorsa economica che conosce perché di fondamentale importanza anche per Venezia. Nell'opera pittorica, Germana Snaidero si propone quindi di rappresentare il sentimento di stupore e di meraviglia di Marco, che sta navigando in uno degli affascinanti canali di Hangzhou, portando con sé la pergamena con le consegne dell’imperatore unitamente alle insegne della sua Venezia, lontana ma sempre nel cuore.


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L A SECONDA OPERA REALIZZATA DALL'ARTISTA PER LA COLLEZIONE VENEZIA 1603 IN OCCASIONE DELL'ESPOSIZIONE "PORTOGRUARO IN ARTE"

ARTIST:  Germana Snaidero (FVG)

TITLE: Il Sogno di Marco Polo

MEASURES: cm 56 x 38

TECHNIQUE: Acquerello su carta


DESCRIPTION: Era davvero calda quella notte estiva del 1299 a Venezia, e Marco Polo si svegliò di soprassalto, madido di sudore: aveva fatto ancora il sogno ricorrente della fanciulla che remava sul lago di Hangzhou. Ormai erano trascorsi diversi anni da quando aveva lasciato la Cina e il favoloso regno dell’imperatore mongolo Kublai Khan, che lo aveva preso in simpatia per le sue capacità, affidandogli l’incarico di collaboratore. Marco aveva viaggiato in molte parti dell’Impero, per controllare l’amministrazione, diventando anche governatore di una città. Quell’anno l’imperatore Kublai aveva fatto sapere a Marco che lo aspettava nel suo Palazzo d’estate mobile, interamente di bambù e riccamente decorato, che era stato costruito sulle rive del lago occidentale di Hangzhou. Precedeva l’imbarcazione del veneziano quella di una giovane fanciulla vestita di bianco, che remava in piedi; il minuscolo sampan scivolava placidamente sulle acque, che lambivano montagne su cui sorgevano palazzi dai tetti d’oro, rischiarati dalla luce calda del tramonto.
Poi, una volta giunto a destinazione, Marco era stato assorbito dal cerimoniale dell’accoglienza  nel palazzo imperiale, e di quella misteriosa fanciulla si erano perse le tracce. Ed ora, lei ritornava a trovarlo in sogno, invitandolo a proseguire idealmente il suo favoloso viaggio.