New EXtraordinary Talents
Lucia Zamburlini

ARTIST:  Lucia Zamburlini (FVG)

TITLE: Cocacin Principessa Azzurro Cielo

MEASURES: cm 52 x 70

TECHNIQUE: Acquerelli su carta artigianale fatta a mano. Acrilico oro e foglia oro


DESCRIPTION: Marco Polo vede per la prima volta Hao Dong la figlia dell'imperatore rimanendone estasiato. Marco Polo dipinge l'immagine della ragazza con particolari aggiunti di fantasia come se fossero creati dalla sua mente, come se fosse offuscato dalla bellezza della fanciulla.


RIFERIMENTO STORICO: Marco polo dopo 17anni di soggiorno nel Catai aveva nostalgia di ritornare in patria. L’occasione giusta si presentò quando fu organizzata la spedizione per portare in Persia la principessa Cocacin. Infatti dopo laperdita della moglie preferita, il Re della Persia, l'Ilkhanato khanArghun, inviò la richiesta al prozio Kublai Khan di scegliere unaparente della moglie morta, perché solo una delle sue consanguineeavrebbe potuto succederle.

Kublai Kan scelse la17enne Kököchin (o Cocacin). Era una principessadel XIII secolo della dinastia Yuan dell'impero mongolo ,appartenente alla Tribù mongola dei Bayaut (Ch:巴牙惕).

Il suo nome tradottosignifica "Principessa azzurro cielo ".

(In cinese tradizionale :闊闊真;cinese semplificato:阔阔真)


Il viaggio fu terribilmente avventuroso. Il gruppo viaggiò per mare, partendo dalla città portuale meridionale di Quanzhou, nella primavera del 1291. C'erano 14 grandi navi in ​​tutto,e ognuna aveva 4 alberi e 12 vele. Partirono da Quanzhou , salpando per Sumatra dove furono ritardati di cinque mesi a causa del tempo, e poi verso la Persia , attraverso lo Sri Lanka e l'India.

Il viaggio fu difficile, con venti contrari e disavventure. Solo una parte del gruppo raggiunse la destinazione.

Nel frattempo il Re della Persia, l'Ilkhanato khan Arghun, era deceduto.


La leggenda narra che Marco Polo e la bella principessa si siano innamorati.

La bella Cocacin, per amor suo, rinunciò all’ amato Oriente, e seguì il marito nella Serenissima Repubblica di Venezia. Una volta a destinazione la principessa non ebbe però vita facile. Sia per le sue diversità fisiche, ma anche per l’unione non cristiana con Marco. La principessa visse a Venezia quasi come una reclusa. L'unica cosa che le restava era il canto con cui aveva conquistato il suo amato.


Nel 1298, i Genovesi catturarono Marco Polo, e la principessa, credendo erroneamente alla sua morte, si suicidò (notizia ricevuta dal parentato di Marco che la trasse in inganno con la notizia falsa). Si dice che la sua voce melodiosa risuoni ancora nella Corte Seconda del Milion, e talvolta, al crepuscolo, si possa vedere una figura con una fiammella azzurra tra le mani.


Sebbene non ci siano prove certe sulla moglie cinese di Marco Polo, durante i lavori al Teatro Malibran tra il 1998 e il 2002 furono ritrovati resti umani di una donna asiatica con un corredo orientale, incluso un diadema imperiale con lo stemma di Kublai Khan.